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Soggetto, trattamento e sinossi | strumenti per la sceneggiatura

In questo articolo definisco una volta per tutte cosa sono soggetto, trattamento e sinossi in modo tale che nessuno debba più chiedermi: “Alessandro sei veramente daltonico?”.

Sì sono daltonico. E no, questo articolo non sarà definitivo. Anzi vi offrirà un approccio problematico a questi 3 strumenti utili per la sceneggiatura, ovvero la sinossi, il soggetto e il trattamento. Un approccio problematico significa che invece di fornirvi certezze, questo articolo vi fornirà degli spunti di riflessione.

Ci tengo a dirti che in questo articolo condivido con te anni di letture, esperienze e riflessioni su queste tematiche. Molte delle risposte che ti propongo le ho approfondite su blog e siti di professionisti soprattutto del mondo cinematografico anglosassone.

Un passo alla volta. Iniziamo dalla domanda fondamentale: “Che cosa sono soggetto / sinossi / trattamento in sceneggiatura?”.

Io adesso ti risponderò dicendoti cosa dovrebbero essere (poi ti spiegherò perché uso il condizionale):

  • il trattamento è la descrizione tecnica e dettagliata delle azioni, delle ambientazioni e dei dialoghi presenti all’interno della tua sceneggiatura. Il trattamento è scritto al presente, mette in evidenza la suddivisione in scene (anche semplicemente andando a capo e lasciando un’interlinea), riporta in modo preciso e dettagliato i dialoghi tra i personaggi in forma indiretta (ad esempio: le confessa che… lo accusa di…). Solo sporadicamente sono presenti delle battute così come saranno presenti in sceneggiatura. Un trattamento solitamente “dura” tra 1/3 e 1/5 di una sceneggiatura (su 100 pagine di sceneggiatura, 20 o 30 pagine di trattamento).
  • il soggetto è il trattamento in forma narrata, ovvero è un trattamento nel quale si possono realizzare delle brevi introduzioni dei personaggi, si possono indicare delle sintetiche indicazioni legate alle motivazioni, alle tematiche, alle atmosfere. Il soggetto è un trattamento  che è stato rielaborato per qualcuno che non conosce il tuo progetto di sceneggiatura, approfondirò poi questo punto. Un soggetto è circa 1/5 della sceneggiatura (su una sceneggiatura di 100 pagine, circa 20 di soggetto)
  • la sinossi è una descrizione sintetica (tra le 5 e le 10 righe) dell’azione principale presente nella sceneggiatura. Una buona sinossi risponde alle seguenti domande: dove avviene l’azione? quando avviene l’azione? chi è il protagonista dell’azione? qual è la caratteristica principale del protagonista? qual è il suo problema principale? come cerca di risolvere il problema? come si complica la sua situazione? come finisce l’azione?

Questo è cosa sono, MA le domande principali che dovresti farti sono altre: “A cosa servono?” e “A chi servono?”. Cerco di risponderti:

  • il trattamento serve ad avere un controllo sullo sviluppo della trama, sul ritmo delle scene e sull’efficacia dei dialoghi prima di mettersi a scrivere la sceneggiatura. Ovvero il trattamento serve a chi scrive la sceneggiatura e a chi dovrà produrre tale sceneggiatura per comprendere se tutto funziona.
  • il soggetto è una narrazione (meno tecnica e dettagliata del trattamento) che serve a far comprendere passo dopo passo cosa accade (o cosa accadrà) nella tua sceneggiatura a chi non conosce con precisione il tuo progetto e per questo ha bisogno di elementi legati alla caratterizzazione e motivazione dei personaggio, alle atmosfere, alle tematiche trattate, etc. Il soggetto lo legge chi non fa parte dello staff. Qualcuno di esterno. Ok?
  • la sinossi è uno strumento che serve al team di lavoro (sceneggiatura, regia, produzione) per definire il centro del progetto di sceneggiatura MA può essere utile anche a chi è esterno al progetto per comprendere con un minimo sforzo di lettura l’essenza del progetto. La sinossi può essere un ottimo strumento per un pitch (presentazione) ad esempio.

Un’altra domanda interessante potrebbe essere: “Con chi condivido questi documenti?”. Possibili risposte:

  • il trattamento non si condivide con nessuno che non faccia parte della produzione perché un trattamento ben scritto È INCOMPRENSIBILE AGLI ESTERNI. Scusa se grido, ma questo concetto deve entrarti ben bene in testa. Il trattamento è uno strumento tecnico di controllo delle scene.
  • il soggetto lo puoi condividere con esterni e con chiunque abbia il tempo per dare un’occhiata (piuttosto dettagliata) della tua sceneggiatura. Attenzione però, un soggetto potrebbe essere piuttosto corposo, quindi assicurati che chi lo riceve possa dedicarti circa 20 pagine di attenzione.
  • la sinossi puoi condividerla con chiunque, sia interno che esterno. Sono poche righe, sono facili da leggere e possono essere utili per sondare l’interesse ad approfondire il tutto attraverso il soggetto. Ricorda la sinossi ci dice il cosa, mentre il soggetto e il trattamento ci dicono il come.

A questo punto dovresti avere le idee piuttosto chiare, ma c’è una domanda importantissima che devi farti, ed è questa: “Quando qualcuno mi chiede il soggetto della mia sceneggiatura, cosa intende realmente?”. Ovvero accertati che chi ti chiede un soggetto o un trattamento o un a sinossi, sia cosciente di quello che ti sta chiedendo. Non scherzo.

CREDIMI! Io ho riscontrato una confusione totale su questi tre termini. Un concorso ti chiede il soggetto della tua sceneggiatura? Scrivi agli organizzatori del concorso e chiedigli che parametri deve rispettare tale documento. Lo stesso vale per trattamento e per sinossi. Fidati, dalla loro risposta capirai se sono seri o improvvisati, se sono realmente ricettivi o se già non gli importa del tuo progetto.

In generale non aver paura di fare domande. I veri professionisti vogliono che le persone attorno a loro si esprimano ai massimi livelli e forniscono le informazioni necessarie perché tutti svolgano un buon lavoro.

In conclusione di questo articolo dei piccoli trucchi per questi tre documenti:

  • il trattamento ha un puro registro visivo-uditivo. Evita come la peste in commenti e fai attenzione ai verbi. Se il tuo trattamento contiene verbi poco caratterizzati come fa, dice, parla, etc. allora il tuo trattamento sarà poco tecnico. La qualità dei tuoi verbi mette in luce la qualità della tua storia
  • il soggetto è quasi un racconto, ma non esagerare. Se chi legge il tuo soggetto si occupa di sceneggiatura capirà dalla prime pagine se sei capace o no di scrivere delle buone scene. Metti le azioni in primo piano!
  • la sinossi è un gioco di prestigio, lavorala in modo tale da far intuire, senza nominarlo, il genere della tua storia. Attento alle parole, ai verbi, al ritmo della frase. La sinossi è una piccola opera di ingegneria nella quale ogni elemento è funzionale al tuo progetto.
  • scrivi sempre al presente. Evita il passato e il futuro come la peste nera.

Non so se è tutto, ma penso sia abbastanza. Cosa ne pensi? È stato utile questo articolo?

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