Trucchetti in sceneggiatura | l’esempio di Minority Report (2002)
In questo articolo analizzo le prime 17 pagine della sceneggiatura di Minority Report (2002) per comprendere alcuni trucchetti del mestiere presenti nelle sequenze iniziali.
Minority Report è un film del 2022 diretto da Steven Spielberg e scritto da Scott Frank e Jon Cohen. La storia è ambientata a Washington nel 2054 dove la polizia ha sviluppato un reparto speciale dedicato alla prevenzione degli omicidi.
Grazie alle visioni di tre sensitivi (i “Precog”), gli omicidi che potrebbero essere commessi vengono fermati sul nascere dalla polizia che così può intervenire in modo preventivo arrestando il (futuro) colpevole prima che il crimine venga compiuto, quindi di fatto arrestando un innocente.
Il dilemma sul quale si regge questa premessa è molto interessante a livello drammatico: meglio arrestare un innocente che POTREBBE compiere un crimine o attendere che il crimine venga commesso per arrestare un colpevole? Cosa ha più senso tutelare: la libertà/giustizia o la sicurezza/vita?
Minority Report presenta dunque una storia ricca di dilemmi giuridici e filosofici (basti pensare alla presunzione d’innocenza, al ruolo della scienza nel controllo della società, …) che funge da premessa di un intreccio avvincente e avventuroso (il protagonista d’altronde è Tom Cruise e come poteva essere altrimenti?).
Tutto molto bello, ma… lo sceneggiatore o la sceneggiatrice che vive dentro di voi si potrebbe porre delle domande a questo punto, domande del tipo: è tutto molto interessante e profondo, ma come hanno fatto gli sceneggiatori a comunicare questo scenario così articolato? Come hanno comunicato al pubblico i dettagli di questa storia? Ovvero: come hanno veicolato le visioni, i crimini, gli arresti preventivi e le implicazioni filosofiche?
Quali sono i trucchetti del mestiere che sono stati messi in pratica in questa sceneggiatura?
La risposta è (apparentemente) semplice: per prima cosa hanno creato un’urgenza all’inizio della sceneggiatura in modo da fornire (attraverso un conflitto chiaro, tante azioni e pochi dialoghi) le regole del gioco. Oltre all’urgenza poi hanno rafforzato le informazioni con un piccolo trucco drammaturgico (che spiegherò più in fondo) e condito tutto con dialoghi, ambientazioni ed elementi scenici molto precisi e ben orchestrati.
A questo analizzerò per voi le prime pagine della sceneggiatura (che potete trovare a questo link fornito dal blog scriptlab). Vi conviene dare un’occhiata alle prime 17 pagine e dare una ripassata al film, non ci sono grossi spoiler, ma così capite di più le mie elucubrazioni.
Pag.2 (prime tre righe)
Una voce sussurra nel buio “Omicidio”.
Come potete notare non si perde tempo, subito si presenta al pubblico di cosa tratterà la storia.
Pag.2 e 3
Una serie di immagini sconnesse tra di loro, simili ad un sogno, vedono come protagonisti una donna, due uomini e un paio di forbici appuntite (scusate la sintesi). Le immagini, simili a visioni, culminano con una vasca da bagno ricolma di sangue e il paio di forbici appuntite che cadono a terra.
Anche in questo caso si suggerisce al pubblico il tema delle visioni e degli omicidi, volutamente si cerca di comunicare il senso sconnesso e non realistico di questa sequenza, per generare la domanda: cosa sta accadendo? È la realtà o un sogno?
da pag. 3 a pag. 9
Nel dipartimento della Pre-crimine il tenente John Anderton analizza le immagini (quelle descritte nelle prime 2 pagine) alla ricerca di dettagli. Un agente informa che il tempo a disposizione per comprendere dove avverrà il duplice omicidio è di soli 12 minuti. John cerca di capire dai dettagli presenti nelle immagini in quale zona della città è stato compiuto il crimine.
In questa parte viene presentata un’urgenza (c’è un tempo limite) e viene vista in azione la tecnologia a disposizione del dipartimento del Pre-crimine, capiamo che siamo nel futuro, capiamo che le immagini appena viste sono delle visioni.
Le scene all’interno della Pre-crimine vengono sapientemente intervallate con scene che potremmo definire “un tranquillo risveglio infrasettimanale” o “la quiete prima della tempesta” a casa Marks, dove i coniugi Sara e Howard Marks fanno colazione assieme al figlio. Dalle immagini capiamo che Howard è (il futuro) omicida, mentre Sara è una delle due (future) vittime. Le scene sono le stesse che abbiamo visto all’inizio, ma adesso l’atmosfera di sogno è svanita, capiamo che si tratta della realtà, si tratta del presente e non del futuro. Assieme ai due coniugi Marks c’è il figlio che sta ritagliando una maschera di Lincoln servendosi di un paio FORBICI APPUNTITE. Fuori dalla casa dei Marks un misterioso signore, che abbiamo intravisto nelle visioni delle prime pagine della sceneggiatura, si aggira tranquillo, come in attesa.
Queste scene tranquille e prive di azioni efferate (i personaggi stanno facendo colazione) sono in realtà ricche di tensione in quanto il pubblico sa che un omicidio è imminente e che Sara è in pericolo. È la famosa bomba sotto il tavolo teorizzata da Hitchcock.
Pag. 9
Gli agenti della Pre-crimine si preparano alla missione, hanno infatti individuato l’indirizzo dove avverrà l’omicidio. Indossano caschi e divise, ma proprio un momento prima di partire un agente informa i colleghi che l’indirizzo che hanno trovato non è corretto, la casa della famiglia Marks è infatti andata recentemente a fuoco e Anna, Howard e il figlio si sono trasferiti altrove, ma dove? Il tenente John Anderton rientra nella sala Pre-crimine per analizzare nuovamente le immagini presenti nelle visioni. Il tempo però stringe.
L’urgenza di fa più incalzante, la superiorità tecnologia della polizia Pre-crimine (che dovrebbe risolvere in conflitto) si trova in difficoltà di fronte alle informazioni mancanti per risolvere il futuro delitto: dove si sono trasferiti i coniugi Marks? Dobbiamo scoprirlo in fretta.
da pag.10 a pag.17
Le scene dalla sala indagini Pre-crimine si alternano alle scene da casa Marks. John è alla disperata ricerca di dettagli, per scoprire dove avverrà l’omicidio, mentre Howard s’insospettisce sempre di più: Anna lo sta tradendo con qualcuno? Howard pensa di aver riconosciuto la persona che si aggira fuori casa loro. La tensione sale mentre Steven Spielberg ci ricorda costantemente che mancano pochi minuti all’omicidio e ci mostra più volte come le forbici sono decisamente appuntite.
L’urgenza è chiara, il conflitto pure. Gli sceneggiatori devono solo preoccuparsi di mantenere alta la tensione.
A questo punto, a complicare la situazione, appare nella sala operativa della Pre-crimine l’ispettore federale Witwer, inviato in questo reparto per capire fino in fondo come funziona il reparto guidato dal tenente Anderton.
L’ingresso di questo personaggio è un piccolo gioco di prestigio, adesso vedrete perché.
Mentre il tenente Anderton continua ad analizzare nel dettaglio le immagini (e mentre il tempo passa) Witwer viene informato dagli agenti sul funzionamento della Pre-crimine. Mentre la tensione sale Witwer (e il pubblico) viene informato su chi sono i Precog, riceve dettagli su come funzionano le visioni, sull’impatto che questo servizio ha avuto sulla società azzerando di fatto gli omicidi nella zona di Washington. Mentre Witwer intralcia con la sua presenza le indagini, aumentando il conflitto, Anderton finalmente scopre dove si trova la casa dei Marks, ma ormai manca poco tempo, ce la farà ad evitare il duplice omicidio?
Così si conclude questa prima sequenza, con l’ingresso magistrale dell’agente federale Witwer, il cui punto di vista coincide con quello del pubblico (CHE CASO!): entrambi sanno poco sul quello che sta accadendo e sul contesto nel quale si trovano, ma bastano poche e precise informazioni per soddisfare ogni tipo di curiosità.
Arrivati a pag. 17 il pubblico ha ricevuto attraverso azioni, immagini, dialoghi e suoni tutte le informazioni utili per comprendere la storia, il suo genere e il ruolo dei personaggi. Le regole del gioco sono state fornite al pubblico utilizzando l’espediente dell’urgenza (poco tempo per salvare due vite) e grazie al personaggio di Witwer che, come il pubblico, si palesa proprio nel mezzo dell’azione e ottiene dai personaggi delle informazioni a rinforzo di quello che sta già intuendo. I dialoghi infatti in questo caso sono un rinforzo degli elementi estetici.
Segnalo come, non presente in sceneggiatura, ma presenti invece nel film ci sono anche delle scritte in sovrimpressione che aiutano il pubblico ad orientarsi nella storia come ad esempio la scritta “Washington 2054” presente a inizio filmato, che rafforza un concetto che però è già molto chiaro nel pubblico grazie alle scenografie, i costumi e le tecnologie rappresentate all’interno delle scene.
Nel caso di Minority Report gli sceneggiatori e il regista sono stati molto attenti a fornire nei primi 15 minuti (o prime 17 pagine) le regole del gioco per comprendere ruoli, conflitti, contesti, personaggi e lo hanno fatto usando tante tecniche diversificate azione, urgenza, suoni, dialoghi, personaggi, ambientazioni, scenografie, scritte, conflitti, …
Ultima segnalazione, prima di concludere, il figlio di Howard e Anna, ignaro del dramma, gioca con le forbici appuntite mentre ritaglia una maschera di Lincoln e ripete un discorso del presidente che sta imparando a memoria. Il discorso del presidente parla di libertà, di morte e di giustizia. Altro elemento: il ragazzino sta ritagliando gli occhi della maschera utilizzando le forbici-arma del delitto. In poche parole sta togliendo la visione alla figura di Lincoln o bucando un’immagine per permettere di vedere oltre (le noto solo io le allusioni ai Precog e al loro ruolo?!?!?)
Come vedere, ogni elemento di questo inizio è utile per capire le regole del gioco! Una sceneggiatura con un inizio davvero formidabile ricca di trucchetti del mestiere!